Alberto Angela torna a raccontare Torino, città che ha dato le radici ai suoi genitori, in uno speciale di «Stanotte a…» in onda su Rai Uno la sera di Natale. Il conduttore, noto per il suo approccio divulgativo e appassionato, guiderà il pubblico alla scoperta del capoluogo piemontese, offrendo scorci inediti di musei, piazze e luoghi storici, illuminati dalla suggestiva atmosfera notturna.
«La nostra storia televisiva parte proprio da Torino, dieci anni fa, con il Museo Egizio, una gemma di livello internazionale», racconta Angela. «Oggi il nostro percorso torna qui, in una città che ha saputo rifiorire negli ultimi anni».
Per Alberto Angela, tornare a Torino è un’esperienza carica di emozioni personali e professionali. «I miei genitori sono di Torino, ma io non ci ho mai vissuto, essendo nato a Parigi. Tornarci è come ritrovare un pezzo di casa. Ricordo mio padre parlare piemontese e piccoli momenti d’infanzia, come i pomeriggi passati con mio nonno in un bar di corso Vittorio Emanuele II».
Il conduttore sottolinea come la città sappia conservare la sua autenticità anche in luoghi piccoli come botteghe e locali: «Torino ha la capacità di fermare il tempo, di far sentire sicuri e accolti, come se incontrassi vecchi amici. Di notte poi diventa ancora più suggestiva e si presta a immagini incredibili».
Lo speciale natalizio rimane in parte segreto: Angela anticipa solo che il pubblico incontrerà persone, visiterà musei e palazzi, esplorerà piazze e assisterà a scene particolari, come una passeggiata in auto storica per piazza San Carlo. «Abbiamo lavorato di notte, affrontando il freddo e le difficoltà, ma il risultato è stato spettacolare. Torino è accogliente e luminosa nel centro storico, e ci sono luoghi magnifici fuori dal centro legati ai Savoia che meritano di essere visti».
Il conduttore riflette anche sul cambiamento della città: «Da bambino la ricordavo grigia e fredda, oggi l’ho vista rifiorire grazie a nuove idee e iniziative. Torino ti accoglie e, quando inizi a conoscerla, la senti tua».
Oltre alla bellezza architettonica e ai ricordi personali, Angela si concentra anche sull’aspetto umano della città notturna: «Abbiamo incontrato tante persone che lavorano di notte, umili ma professionali, che meritano di essere raccontate».
Infine, sul suo ruolo televisivo, Angela rimarca la sua filosofia: «Mi considero un ricercatore prestato alla televisione. Il mio obiettivo è diffondere conoscenza, non cercare riconoscimenti. La divulgazione è un servizio pubblico: va condivisa e valorizzata. La Rai è il luogo ideale per questo, perché unisce professionalità e qualità».
Con questo speciale, Alberto Angela promette di regalare ai telespettatori un Natale illuminato dalla storia, dalla cultura e dai segreti di una Torino spesso invisibile, ma sempre affascinante.

