In via Botticelli 130 è stata inaugurata la prima struttura del genere a Torino e in tutto il Piemonte, con l’obiettivo di rafforzare l’assistenza ai cittadini.
Si tratta del primo di cinque ospedali di comunità previsti in città e della prima struttura del genere in Piemonte. Allo stesso indirizzo si trova anche una delle 16 Case di Comunità pianificate, oltre a ospitare una delle nove Centrali operative territoriali. In pratica, un unico edificio con più funzioni integrate.
L’edificio di via Botticelli rappresenta uno dei cardini del nuovo modello di sanità territoriale, complementare all’attività di medici di base e pediatri, che opereranno sia negli ospedali di comunità sia nelle Case di Comunità.
Inaugurazione e investimenti
Il progetto rientra nella rete sanitaria coordinata dall’Asl Città di Torino, pensata per offrire un’alternativa integrativa sia alla medicina di base sia agli ospedali tradizionali. La cerimonia di apertura del complesso, che entrerà in funzione a gennaio, ha visto la partecipazione degli assessori Federico Riboldi (Sanità) e Maurizio Marrone (Welfare). Il direttore generale dell’azienda sanitaria, Carlo Picco, ha curato la realizzazione dell’intervento, con un investimento complessivo di 938 mila euro più 10 mila euro per arredamento e attrezzature della Casa di Comunità e 1,2 milioni più 150 mila euro per l’Ospedale di Comunità, finanziati tramite PNRR. Un esempio di utilizzo efficace dei fondi europei.
I servizi disponibili
Gli Ospedali di Comunità sono pensati per garantire continuità assistenziale e ridurre ricoveri non necessari. Sono rivolti principalmente a pazienti cronici che richiedono cure temporanee continue, a chi è appena dimesso da ospedali per acuti e non può ricevere adeguata assistenza a domicilio. Qui operano medici, infermieri e operatori socio-sanitari, con sorveglianza h24, contribuendo a ridurre gli accessi impropri ai pronto soccorso.
La Casa di Comunità
La Casa di Comunità funge da punto di accesso principale alla rete sanitaria locale, garantendo servizi facilmente raggiungibili e risposte rapide. Attualmente, quella di via Botticelli offre cure domiciliari, assistenza specialistica (geriatria, ECG, cardiologia, spirometria), prenotazione prestazioni e accettazione pazienti. A breve saranno disponibili anche l’ambulatorio infermieristico e il centro prelievi.
«Qui integriamo servizi sanitari e sociali, prendendo in carico pazienti cronici in difficoltà che non possono essere curati a domicilio, lavorando in stretta collaborazione con i medici di base», spiega Picco. «Non si tratta di chiudere servizi esistenti, ma di trasferirli e potenziarli in strutture più moderne e complete».



